Si tratta di una varietà rampicante, di elevata vigoria, con foglie molto ampie. I fiori sono bianchi candidi e abbondanti, a grappoli lunghi 15-20 cm. I baccelli larghi, piatti, con rugosità trasversale tipiche dei coccinei, di colore verde chiaro da freschi, marron-giallognolo da maturi. Il seme è bianco, lucido e grosso (1,5 g da secco) motivo per cui i locali li chiamano “fave”. La pianta è molto rustica e produttiva. Cresce bene in montagna in climi freschi ed umidi, adatto alla montagna. Nelle zone di origine se ben esposte si semina a metà maggio, abbastanza distanziato e non più di due file vicine affinché possa filtrare bene la luce. I pali devono essere alti 2,5-3 m per sostenere l'elevato sviluppo della pianta. Le piante non devono essere troppo fitte altrimenti i baccelli stentano a maturare. Quando i baccelli sono ben secchi si raccolgono e si mantengono in un posto fresco ed asciutto.
N° | Nome scientifico | Aspetto | Utilizzo | Origine |
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42 | Phaseolus coccineus L. | Rampicante | Fagioli da sgranare | Baselga di Piné - Altopiano di Piné - 1000m slm |
NOTE STORICHE E UTILIZZO: Coltivata da 50 anni dalla signora che li ha affidati all’associazione La Pimpinella, a sua volta ricevuta da una signora che la coltivava da una vita. Altre 4 persone anziane con età compresa tra gli 81 ed i 102 anni ne confermano la presenza sull'Altopiano di Piné da almeno un secolo, affermando che era molto diffusa in passato e quasi ogni famiglia la coltivava. Si tratta di un fagiolo da sgranare. Può essere raccolto a maturazione cerosa o, una volta secco, ammollato 12 ore prima dell'uso. Vengono in genere consumati bolliti e poi conditi con olio, sale ed aceto, oppure in insalata. |