Varietà rampicante, di buona vigoria con foglie grandi. Fioritura mediamente abbondante con fiori rosa chiaro. Baccello lungo fino a 25 cm, color verde chiaro che vira al giallino a maturazioni con screziature rosso vivo assai fitte. I semi sono allungati e reniformi, con un colore di fondo crema e screziati di viola e dall’ilo rugginoso. In media si trovano 8-9 semi per baccello.
N° | Nome scientifico | Aspetto | Utilizzo | Origine |
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11 | Phaseolus vulgaris L. | Rampicante | Fagioli da sgranare | Storo - Valli del Chiese - 400 m slm |
NOTE STORICHE E UTILIZZO: Coltivati a Storo da almeno un paio di generazioni. In passato venivano prodotti in abbondanza nella zona tanto da essere diventati famosi sul mercato bresciano, dove venivano venduti. Fino agli anni '50 circa, partivano da Storo carri pieni di borlotti. Tradizionalmente i fagioli venivano coltivati tutt'attorno ai campi di patate, quasi a delimitarli come una siepe. La semina avveniva in genere dopo il 20 di maggio, disponendo i semi a "zampa di gallina" ovvero in 3 postarelle da 3-4 semi ciascuna poste ai vertici di un triangolo nel centro del quale piantava il palo. Spesso in passato venivano consociati al Mais di Storo, secondo la ben nota consociazione. Si tratta di una varietà da sgranare, fresco o secco previo ammollo, per essere poi consumato lessato o in minestre. |